I Sibillini nel medioevo erano conosciuti in tutta Europa come regno di demoni, negromanti e fate.
Fra le numerose leggende le più famose sono quelle della Sibilla, “Illustre profetessa” che viveva in una grotta sita sull’omonimo monte e quella di Pilato secondo la quale il corpo esanime del famoso procuratore romano fu trascinato da alcuni bufali nelle acque rosseggianti del “demoniaco” lago, sito nella valle che attraversa longitudinalmente il massiccio del Vettore.
Poco distante si trova la Gola dell’Infernaccio, suggestivo esempio dell’ erosione operata dal fiume Tenna sui calcari della zona.
In tutto questo settore, unitamente a belle faggete d’alto fusto, vegetano alcune specie rare come la stella alpina e la genziana ed è possibile incontrare anche il lupo, l’astore e l’aquila reale.